Il Portogallo di un indomabile Cristiano Ronaldo è la prima semifinalista di questo Europeo 2012. La squadra allenata da Paulo Bento è riuscita a superare di misura una buona Repubblica Ceca. Il primo quarto di finale è stato una sorpresa per tutti, poichè nessuno si sarebbe aspettato che queste due squadre avrebbero superato il primo turno, dopo che entrambe furono sconfitte nelle relative partite d'esordio. I conti, però, si fanno alla fine del girone eliminatorio, quando entrambe poi sono riuscite nell'impresa di qualificarsi per i quarti: la Repubblica Ceca è riuscita a passare il girone come prima del proprio gruppo, dopo un esordio disastroso(sconfitta 4-1 dalla Russia); il Portogallo, da molti veniva dato per sconfitto ancor prima dell'inizio del torneo, poichè nel suo stesso gruppo si trovavano squadre come Germania, poi qualificatasi come prima, e Olanda, nettamente favorita a passare il turno piuttosto agevolmente, ma che ha dovuto abbandonare la competizione senza aver conquistato un punto. Alla vigilia della partita i favori del pronostico erano tutti per il Portogallo, squadra dal maggior tasso tecnico e avente all'interno della rosa un giocatore capace di cambiare la partita da un momento all'altro: Cristiano Ronaldo.
La
Repubblica Ceca, però, voleva dimostrare di essersi meritata un posto
tra le prime otto d'Europa, sperando di riuscire a fare un'altra
impresa, battendo il favorito Portogallo e cercando di ripetere la
storica cavalcata che nel 1996 la portò in finale contro la Germania,
poi persa a causa del fatale Golden Goal. I moduli scelti dai due
allenatori, Paulo Bento e Bilek, mostrano già come imposteranno la
partite le due squadre: un 4-3-3 offensivo per il Portogallo ed un
prudente 4-2-3-1 per la Repubblica Ceca, che proverà a far male alla
squadra lusitana soprattutto attraverso i contropiedi. Nella prima
mezz'ora, differentemente da quanto ci si aspettava, è la Repubblica
Ceca a fare la partita. Il Portogallo risponde a dovere, ma entrambe le
squadre preferiscono non scoprirsi troppo, vista l'importanza della
partita. Il finale di primo tempo è tutto di marca Cristiano Ronaldo, il
portoghese ci prova in tutti i modi: prima con una rovesciata che
termina a lato di poco, poi con una punizione da circa 30 metri che non
centra la porta e, infine, con un numero dei suoi: "sombrero" su Kadlec
in area di rigore e tiro a botta sicuro che si stampa sul palo con Cech
battuto.
La
prima frazione di gioco si chiude sullo 0-0, risultato che sta bene
all'allenatore Ceco. Perfetto equilibrio tra le due squadre, ma
Portogallo in netta crescita nel finale. La ripresa si apre come si era
chiuso il primo tempo: solito monologo del Portogallo, stavolta con più
attori nella trama offensiva e una Rep. Ceca che prova a farsi vedere
timidamente in avanti. Ci provano Nani, Hugo Almeida, al quale viene
annullato un goal per fuorigioco, e anche Joao Moutinho, il quale
impegna Cech con un tiro dalla distanza. All'80°, però, la Repubblica
Ceca si deve arrendere dopo una strenua resistenza agli attacchi dei
lusitani: cross dalla destra di Joao Moutinho verso il secondo palo,
sulla traiettoria arriva Cristiano Ronaldo, che in corsa impatta bene il
pallone, anticipando il suo marcatore Gebre Selassie e fulmina Cech. Si
sblocca il risultato: 1-0 per il Portogallo. La partita si spegne con
il goal di CR7. Il Portogallo non rischia più niente e controlla la
partita fino al triplice fischio finale. I lusitani approdano in
semifinale grazie al 3° goal in questa competizione di Cristiano
Ronaldo, il 69° in 68 partite stagionali(tra club e nazionale). Il
Portogallo adesso dovrà attendere la vincitrice della partita tra Spagna
e Francia. I pronostici sono sicuri di un derby iberico in semifinale,
ma è noto che i pronostici sono fatti per essere ribaltati. Comunque, il
messaggio è abbastanza chiaro: il Portogallo è una candidata per la
vittoria finale.
Pierluigi Immè
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