La seconda semifinalista di questo Europeo è la Germania di Joachim Löw. I teutonici hanno sconfitto la Grecia, allenata da Fernando Santos, con un perentorio 4-2, grazie alle reti di Lahm, Khedira, Klose e Reus; di Samaras e Salpingidis le reti dei greci. La favola della Grecia si è conclusa ai quarti di finale, dopo aver superato con un vero e proprio miracolo sportivo il girone eliminatorio. A porre fine a questo sogno è stata la Germania, vincitrice incontrastata del proprio girone con tre vittorie in altrettante partite, che, davanti alla cancelliera tedesca Angela Merkel, non ha sfigurato e ha impartito una lezione di calcio ai greci. Entrambi gli allenatori si presentano in campo con lo stesso modulo, il 4-2-3-1, con evidenti differenze a livello tecnico a favore della Germania. Il tecnico tedesco, Löw, rispetto alle partite precedenti, ha effettuato tre cambi: fuori Gomez, Podolski e Müller; dentro Klose, Schürrle e Reus. La Grecia, invece, ha dovuto fare a meno del suo capitano, nonchè uomo più rappresentativo della nazionale greca, Giorgios Karagounis, squalificato per somma di ammonizioni. Il divario tecnico delle due squadre emerge sin da subito ed è proprio la Germania ad avere sui piedi le migliori occasioni con Khedira, Klose, al quale viene annullato un goal per fuorigioco, e Özil, ma nessuno dei tre riesce a sbloccare il risultato. La Grecia non può far altro che difendersi e provare a bloccare la manovra avversaria.
La Germania ha il totale controllo della partita.
Al 39° la svolta della partita: Özil cambia gioco verso Lahm, controllo
di petto e tiro a rientrare che beffa il portiere greco Sifakis,
portando il risultato sull'1-0 per i tedeschi. La trama della partita
non cambia, nonostante il vantaggio: Germania costantemente nella metà
campo avversaria per cercare il doppio vantaggio, prima con Klose e poi
con Schürrle, ma il risultato resta invariato fino al duplice fischio
dell'arbitro. Nella ripresa l'allenatore greco inserisce una seconda
punta, Gekas, per dare maggior peso all'attacco dei suoi. La Germania,
però, non corre alcun rischio e continua ad avere il totale controllo
della partita, ma al 55° succede l'impensabile: la Grecia sfrutta con
Salpingidis un varco lasciato libero dalla difesa tedesca, il quale si
invola sulla corsia di destra e crossa al centro dell'area tedesca, dove
Samaras non deve far altro che spingere in porta. Difesa tedesca in
bambola, Boateng bruciato nello scatto da Samaras e Neuer battuto.
La Grecia, che fino a quel momento non aveva mai impensierito il portiere del Bayern Monaco, trova un insperato pareggio.
L'entusiasmo dei greci dura solo 6 minuti, poiché la Germania trova
subito il nuovo vantaggio: Boateng si fa perdonare l'errore in chiusura
su Samaras con un cross dalla destra, che Khedira impatta alla
perfezione con il collo del piede, battendo per la seconda volta Sifakis
e riportando la Germania in vantaggio. La Germania non vuole più
rischiare, cercando di mettere in cassaforte il risultato. Passano altri
7 minuti e la Germania si porta sul 3-1: punizione di Özil dalla
destra, uscita a vuoto del portiere greco e stacco vincente di Klose, il
quale si porta a soli 4 goal dal connazionale Gerd Müller. La partita,
però, non è ancora finita. Infatti, pochi minuti dopo il goal del 3-1,
la Germania la chiude definitivamente: Klose scatta sul filo del
fuorigioco, prova a far passare il pallone sotto le gambe di Sifakis, il
quale respinge il pallone, ma sulla respinta arriva Reus, che con un
gran destro al volo mette la palla sotto l'incrocio: 4-1. La Germania
mette una seria ipoteca sulla vittoria finale. La Grecia non c'è più in
campo e ormai è solo accademia da parte dei teutonici. L'ultimo sussulto
lo regala ancora un errore di Boateng, il quale intercetta in area di
rigore un cross di Fotakis con la mano. L'arbitro fischia giustamente il
calcio di rigore e dal dischetto Salpingidis non sbaglia e fa 4-2. Il
risultato non cambia fino al triplice fischio finale. Ottima prova dei
tedeschi, i quali ottengono la 15° vittoria consecutiva, anche se la
fascia destra andrebbe rivista, considerati i molteplici errori da parte
di Boateng. Per la Grecia da sottolineare solo il goal della speranza,
regalato da Samaras, il quale non è riuscito a salvare la Grecia come
sta provando a fare il suo omonimo, Antonis Samaras, neo Primo Ministro
del governo greco. Domenica sera dalla partita tra Inghilterra e Italia
uscirà la sfidante della Germania in semifinale. Questa Germania non
teme nessuno e adesso il sogno Europeo non sembra più così lontano.
Pierluigi Immè
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