lunedì 18 giugno 2012

Grecia: ha vinto l’Europa

           

                                




Il centro-destra vince le elezioni in Grecia. Nea Dimokratia è il primo partito del paese con il 30% dei voti, ottenendo così 130 seggi. E coalizzandosi con i socialisti del Pasok (12%) conquisterebbe la maggioranza dei seggi in parlamento (300). Un sospiro per l’Europa quindi, che attraverso le dichiarazioni della Merkel e dei maggiori capi europei non esista a mostrare il proprio entusiasmo. Una sinistra che viene battuta ma che ottiene comunque il 27% dei voti e a chi allude ad una possibile inclusione nella coalizione voluta da Nea Dimokratia, il leader di Syriza Tsipras risponde “ Ho fatto i complimenti al mio avversario, noi saremo presenti come opposizione”.  Il leader di Nuova Democrazia, Samaras, è chiaro sul voto dei Greci “ Hanno scelto di rimanere legati all’Europa”.
Il voto dei greci ha così una grande rilevanza in campo internazionale, non solo per i destini dell’Europa ma addirittura per quelli degli Usa. Esterna felicità infatti pure il presidente Obama che pochi giorni fa si era mostrato seriamente preoccupato a proposito.
In Italia sono parecchie le esternazioni dei leader politici: Monti è fiero del risultato greco ma riflette sulla possibilità di “dilazionare gli impegni” della Grecia pur non toccando il memorandum.

 Ipotesi questa che finalmente anche la Merkel ha appoggiato. Contento pure il leader del Pd Pierluigi Bersani che è fiducioso nella buona riuscita del governo di Nea Dimokratia. Ma apre pure un’altra questione : “ E’ chiaro che le elezioni francesi e greche ci stanno dicendo che si vuole l’euro, ma non così”. Strada aperta quindi a riforme e prospettive di cambiamento, che quasi sicuramente saranno proposte negli attesissimi vertici del’Ue di fine luglio.
L’unica nota stonata in Grecia sembra invece essere la persistenza del partito di estrazione neonazista “Alba Dorata” che con circa il 7% dei voti ottiene 10 seggi in Parlamento. Un partito che prende i voti di numerosissimi giovani confusi e sbandati attratti dalla scia di proposte estremiste quali la chiusura delle frontiere, l’espulsione dei clandestini, le discriminazioni contro gli omosessuali e l’uscita dall’Euro.


Gianluca Di Maita

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