Primarie, sia destra che a
sinistra. Lunedì scorso Bersani annuncia l’apertura alle primarie e la sua
candidatura, in settimana Alfano
presenta un documento programmatico in sei punti di cui quelli dell’utilizzo
delle primarie e della proposta del presidenzialismo sono i più
importanti. Una voglia dunque di rinnovamento
da parte del centro destra, o meglio voglia di sopravvivere. Perché i dati di
Euromedia (56% di astenuti tra gli elettori del Pdl) fanno male ed è su questa
parte del corpo elettorale che il cavaliere e Alfano vogliono spendere le loro
forze.
A sinistra la situazione è
anche tesa. Sullo sfondo un Grillo che fa paura. Tutto sembra ruotare intorno
alle scelte del Pd, tra la sua linea di appoggio al governo Monti e quella che
cerca un bacino elettorale fruttuoso nelle forze di sinistra. Sabato scorso il
segretario della Fiom, Landini ha riunito a se i partiti: Pd, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, Federazione
della Sinistra. Il fronte si dimostra come sempre incapace di compattarsi del
tutto. Al momento degli interventi volano nei confronti di Bersani e del Pd sia
pesanti battute da parte di Di Pietro che li accusa di ipocrisia, sia fischi
quando il segretario del partito democratico cita l’articolo 18. E se nelle
ultime settimane si prospettava una discesa in campo della Fiom quale partito
vero e proprio, Landini getta chiarezza sull’argomento “Abbiamo una nostra idea, un nostro
progetto. Non abbiamo sudditanza, vogliamo parlare alla pari con tutti. E
soprattutto, stavolta i voti dei lavoratori non andranno più a nessuno
a scatola chiusa. Vi
incalzeremo”. Probabile quindi l’uso di liste civiche ma oggi, ospite dell’Annunziata, il
segretario della Fiom ribadisce “Noi
non mandiamo nessuno nelle liste,
quello che ci interessa non sono le coalizioni ma i programmi. Il
problema non è mandare gli uomini nelle liste. Se uno si candida
in politica va via. Io? Voglio fare il sindacalista della Fiom". La risposta delle sinistre all’annuncio delle primarie da parte di Bersani è stata omogenea “ Sì, ma questa volta parlino i programmi”. Ed ecco il programma della Fiom, che vede la legge sulla Patrimoniale, preservazione ed estensione dell’articolo 18, lotta alla precarietà, democrazia in fabbrica, fiscalità progressiva. Da parte della sinistra quindi si tratta di creare una coalizione, fatta di programmi condivisi e di rispetto tra i vari gruppi presenti. Coalizione che attende insomma soltanto le scelte del Pd, che deve ancora decidere se andare incontro a Casini o buttarsi del tutto a sinistra.
quello che ci interessa non sono le coalizioni ma i programmi. Il
problema non è mandare gli uomini nelle liste. Se uno si candida
in politica va via. Io? Voglio fare il sindacalista della Fiom". La risposta delle sinistre all’annuncio delle primarie da parte di Bersani è stata omogenea “ Sì, ma questa volta parlino i programmi”. Ed ecco il programma della Fiom, che vede la legge sulla Patrimoniale, preservazione ed estensione dell’articolo 18, lotta alla precarietà, democrazia in fabbrica, fiscalità progressiva. Da parte della sinistra quindi si tratta di creare una coalizione, fatta di programmi condivisi e di rispetto tra i vari gruppi presenti. Coalizione che attende insomma soltanto le scelte del Pd, che deve ancora decidere se andare incontro a Casini o buttarsi del tutto a sinistra.
G.Di Maita
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