lunedì 11 giugno 2012

Primarie, primarie ovunque


Primarie, sia destra che a sinistra. Lunedì scorso Bersani annuncia l’apertura alle primarie e la sua candidatura,  in settimana Alfano presenta un documento programmatico in sei punti di cui quelli dell’utilizzo delle primarie e della proposta del presidenzialismo sono i più importanti.  Una voglia dunque di rinnovamento da parte del centro destra, o meglio voglia di sopravvivere. Perché i dati di Euromedia (56% di astenuti tra gli elettori del Pdl) fanno male ed è su questa parte del corpo elettorale che il cavaliere e Alfano vogliono spendere le loro forze. 
A sinistra la situazione è anche tesa. Sullo sfondo un Grillo che fa paura. Tutto sembra ruotare intorno alle scelte del Pd, tra la sua linea di appoggio al governo Monti e quella che cerca un bacino elettorale fruttuoso nelle forze di sinistra. Sabato scorso il segretario della Fiom, Landini ha riunito a se i partiti: Pd, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, Federazione della Sinistra. Il fronte si dimostra come sempre incapace di compattarsi del tutto. Al momento degli interventi volano nei confronti di Bersani e del Pd sia pesanti battute da parte di Di Pietro che li accusa di ipocrisia, sia fischi quando il segretario del partito democratico cita l’articolo 18. E se nelle ultime settimane si prospettava una discesa in campo della Fiom quale partito vero e proprio, Landini getta chiarezza sull’argomento “Abbiamo una nostra idea, un nostro progetto. Non abbiamo sudditanza, vogliamo parlare alla pari con tutti. E soprattutto, stavolta i voti dei lavoratori non andranno più a nessuno
a scatola chiusa. Vi incalzeremo”. Probabile quindi l’uso di liste civiche  ma oggi, ospite dell’Annunziata, il segretario della Fiom ribadisce “Noi non mandiamo nessuno nelle liste,
quello che ci interessa non sono le coalizioni ma i programmi. Il
problema non è mandare gli uomini nelle liste. Se uno si candida
in politica va via. Io? Voglio fare il sindacalista della Fiom". La risposta delle sinistre all’annuncio delle primarie da parte di Bersani è stata omogenea “ Sì, ma questa volta parlino i programmi”. Ed ecco il programma della Fiom, che vede la legge sulla Patrimoniale, preservazione ed estensione dell’articolo 18, lotta alla precarietà, democrazia in fabbrica, fiscalità progressiva. Da parte della sinistra quindi si tratta di creare una coalizione, fatta di programmi condivisi e di rispetto tra i vari gruppi presenti. Coalizione che attende insomma soltanto le scelte del Pd, che deve ancora decidere se andare incontro a Casini o buttarsi del tutto a sinistra.
                                                                                           G.Di Maita

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