Una salvagente per pochi.
Sono circa 390 mila in realtà i lavoratori esodati con il decreto Salva-Italia e
Milleproroghe, e di questi solo 65.000 saranno salvaguardati. Nella relazione
presentata dall’Inps al Ministero del lavoro la platea dei lavoratori sembra
essere stata fissata solo a quota 65.000 lavoratori, lasciando così nell’ombra
390.000 altri esodati. Poche ore dopo la diffusione dei dati inviati al
Ministero l’Istituto stesso dichiara "I
documenti tecnici dell'Inps hanno consentito al ministero di formulare il
decreto con la salvaguardia prevista per i 65.000 lavoratori per i prossimi 24
mesi e per alcune categorie anche oltre i 24 mesi" e che "non ha
fornito stime diverse o ulteriori".
Un caos di numeri che manda in bestia le parti sociali e la politica. La
relazione a quanto pare affermerebbe che dei 390.000 lavoratori solo 65.000 di questi avranno accesso alla pensione
regolare. Numeri che provocano profondi disagi al Ministro del Lavoro Elsa
Fornero, la quale non tarda a mostrare il proprio disappunto per la confusione
creata dall’ Inps. A scanso di equivoci poi dichiara che il governo è "consapevole" che il decreto "non esaurisce
la platea di persone interessate alla salvaguardia" e "conferma
l'impegno per questi altri lavoratori a trovare soluzioni eque e finanziariamente
sostenibili"
Arrivano le esternazioni dei sindacati,
da Bonanni che dichiara “ L’avevamo detto che i numeri fossero diversi” alla
Camusso “ Serve una via d’uscita uguale per tutti, basta con i giochi di
parole”. Richiesta di interventi poi da
parte della politica, dal Pd al Pdl.
G.Di Maita
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