Il titolo è fin troppo generico, anche se vere e proprie leggende, al giorno d'oggi, ce ne sono ben poche in questo calcio marcio e dominato esclusivamente dal dio denaro. Leggenda in ucraino si scrive così: "легенда". Ucraino proprio come Andriy Shevchenko, 36 anni a Settembre, leggenda del calcio internazionale, che abbiamo potuto ammirare in Italia con la maglia del Milan, con il quale ha vinto tutto il possibile sia a livello collettivo sia a livello individuale: Campionato, Supercoppa Italiana, Champions League, Coppa Italia, Supercoppa Uefa e, soprattutto, il Pallone d'oro. Ieri, all'esordio nel campionato Europeo, ha indossato i panni dell'eroe nazionale e ha portato alla vittoria la sua Ucraina, ribaltando il vantaggio iniziale della Svezia con il solito Ibrahimovic e siglando una stupenda doppietta.
La partita è stata molto combattuta, ma a crederci di più sono stati gli ucraini, spinti anche dal pubblico di casa. Nel primo tempo da segnalare le grandi occasioni per Shevchenko, che da buona posizione manda a lato, e per Ibrahimovic, che centra il palo esterno con un colpo di testa. Nella ripresa la Svezia parte subito forte e dopo 6 minuti passa in vantaggio grazie ad Ibrahimovic, il quale insacca facilmente il pallone alle spalle del portiere da posizione ravvicinata.
L'Ucraina non ci sta e dopo soli 3 minuti pareggia con Shevchenko, che anticipa tutti e infila il portiere sul proprio palo. Passano altri 7 minuti e Sheva diventa l'eroe della partita: angolo dalla sinistra, battuto verso il primo palo, Ibra si perde Sheva ed è 2-1 per l'Ucraina. Ibra non ci sta a perdere, allora si carica la squadra sulle spalle e prova da solo a ribaltare il risultato, però vanamente, visto che questa è stata la serata di Shevchenko.
Alla fine della partita lo splendido pubblico dello stadio Olimpico di Kiev ha festeggiato la vittoria della propria squadra e ha applaudito la prestazione di un campione vero, di una leggenda del calcio. La sfida Shevchenko-Ibrahimovic è stata vinta nettamente dall'Ucraino, il quale, oltre ad essere sostenuto da un meraviglioso pubblico, è stato anche aiutato da una squadra molto più unita, dove non si cerca solo il top player, ma tutti sono dei top player. La Svezia, appunto, ruota il proprio gioco solo su Ibrahimovic, il quale, a sua volta, per impostare il gioco scende fino al centrocampo, spesso lasciando vuoto l'attacco. La sfida, per alcuni milanisti, è stata anche un modo per vedere all'opera il passato e il presente della squadra rossonera. Ma non bastano neanche poche righe per raccontare tutto quello che è stato Shevchenko al Milan, ma bastano per far suscitare forti emozioni ai cuori rossoneri. Jim Morrison diceva:"Quando il mio corpo sarà cenere, il mio nome sarà leggenda". E le leggende non muoiono mai.
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