sabato 16 giugno 2012

Esami a prova di Hacker. Ma gli studenti sono più che tranquilli


        
 Mancano 4 giorni all’inizio della prima prova. Gli studenti, come di consueto, oscillano tra l’ansia d’esami e la tranquillità nei confronti di una maturità più che scontata. Quest’anno a fare notizia sono i “ plichi telematici” che sostituiranno le buon vecchie buste che i carabinieri usavano portare in tutte le scuole d’Italia. Un’innovazione digitale  che, sempre per rimanere con una gamba in tema di “spending review”, secondo il ministro dell’Istruzione Profumo porterà ad un notevole risparmio di tempo e denaro.
Il procedimento è semplice: la mattina del 20 giugno ad un referente che abbia delle competenze informatiche sarà data una password, con questa il docente di turno ne scaricherà una seconda e rimetterà entrambe le chiavi digitali alla commissione. Dopo che si sarà effettuato lo scaricamento dei quesiti si potrà dare inizio alla prova. E’ un sistema che assicurano sia a prova di hacker, sebbene si abbiano più giorni per poter provare a “cracckare” il tutto.
Se si dovessero invece avere problemi con il download il ministero ha pronto un piano di riserva. Nell’ufficio scolastico di ogni regione vi è infatti una copia del plico telematico, pronta ad essere trasmessa secondo i vecchi metodi ai vari istituti scolastici.
Ma al di là dei vari modi per poter accedere ai quesiti delle prove prima del tempo, la realtà sembra che la ricerca del voto di maturità non sia poi così importante per gli studenti. Uno studente su tre lo considera inutile in vista della carriera universitaria, dove saranno altre le cose che conteranno. In aggiunta poi, anche quest’anno il voto di maturità non conterà ai fini dell’ammissione nelle facoltà universitarie.
Raggiungere la lode invece sembra una cosa molto complicata quest’anno: occorre avere la media del 9 negli ultimi tre anni senza aver mai preso un voto in pagella inferiore all’8.  Una disposizione che ha fatto discutere e che sicuramente taglierà fuori dalla lode parecchi studenti. 

Gianluca Di Maita

1 commento:

  1. Non c'è nulla di non 'hackerizzabile' al giorno d' oggi. Basti pensare che dopo la chiusura di Megavideo gli hacker del gruppo Anonymus sono riusciti ad oscurare, addirittura, i siti degli enti governativi americani. Se solo qualcuno di davvero bravo ci avesse lavorato come si deve a quest' ora le traccie sarebbero già tranquillamente in rete...
    Robi

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